Piano di recupero nei quartieri Rabbato e Terranova

Data: 2003-2004
Località: Caccamo (Palermo)
Progettisti: Arch. Francesco Cannone
Collaboratori: Giuseppe Cannone, Arch. Giuseppe Liberto, Arch. Simone Pascale, Arch. Accursio Sclafani
Committente: Comune di Caccamo
Dimensioni: mq. 30.900

Piano di recupero nei quartieri Rabbato e Terranova

Il Piano comprende una fascia urbana in discreta pendenza trasversale, parallela al corso centrale nel tratto tra la piazza del Duomo e la Chiesa dell’Annunziata, fino al margine meridionale del vecchio centro.
L’edilizia presente, salvo rari palazzetti nelle parti più alte, consiste prevalentemente in piccole case di origine contadina, molte delle quali modificate tramite elevazioni, accorpamenti e rifacimenti dei prospetti che ne hanno modificato i caratteri tradizionali.
Tuttavia, la morfologia urbana molto variata, caratterizzata da alvei stradali sinuosi, scalinate, slarghi e piazzette particolarmente espressive, assieme alla permanenza dei sistemi di case aggregate a formare grappoli edilizi di carattere storico ed all’affaccio verso il paesaggio costituiscono elementi di qualità dell’area.
Il progetto di Piano scaturisce dalla lettura e interpretazione dei valori esistenti in funzione di un auspicabile innalzamento dei livelli di qualità residenziale e socio – economica.
Il progetto della residenza, assieme alle diverse attività con essa compatibili, tra cui non ultime quelle commerciali e artigianali, tende ad assicurare l’equilibrio tra adeguati livelli di qualità dell’abitare e la riqualificazione edilizia ed ambientale, attraverso norme di Piano di semplice interpretazione ed applicazione. A ciò si associa il progetto dei servizi alla scala del quartiere e del vicinato, diretto a dare qualità al sistema della residenza ed in generale all’intera area, nonché a ristabilire il legame tra l’area stessa e la città.
La struttura del Piano è basata sul riconoscimento e approfondimento dell’unità edilizia come unità minima d’intervento, la parte progettuale è organizzate secondo tre distinti livelli: norme di carattere generale valide per tutte le unità edilizie; norme che regolano gli interventi ai sensi dell’art. 20 L. R. n. 71 del 1978; norme particolari, relative alle singole unità edilizie.

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